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Siamo stati nelle Langhe, e a Barolo, a luglio del 2019 in occasione del concerto di Liam Gallagher al “Collisioni Festival”; questa occasione ci ha permesso di visitare un territorio molto particolare, caratterizzato da: filari ordinati di Nebbiolo, borghi arroccati, torri medievali che sbucano tra i vigneti, e colline morbide che sembrano disegnate con cura.
Tra Barolo, La Morra, Barbaresco e Neive, nasce un viaggio che è molto più di un semplice itinerario turistico: è un’esperienza fatta di aromi, panorami, silenzi e sapori.
Il nostro viaggio comincia a Barolo, sede del concerto e del b&b, un piccolo centro che è diventato molto importante nel mondo del vino. Le sue vie strette e silenziose ospitano enoteche, ristoranti, cantine storiche, passeggiare a Barolo è un po’ come assaporare un bicchiere del suo celebre vino: inizialmente austero, poi sempre più caldo, coinvolgente, profondo.
Nei giorni successivi abbiamo visitato altre città come La Morra. Qui il Belvedere regala una delle panoramiche più spettacolari dell’intera regione. Le vigne si stendono a perdita d’occhio come un mare mentre sullo sfondo spiccano le Alpi. Ma La Morra non è solo bellezza da cartolina: è anche un crocevia di sentieri tra i più affascinanti delle Langhe. L’aria profuma di terra, di mosto, di vento. È un camminare lento e profondo, che accompagna i pensieri e invita a fermarsi, a guardarsi intorno, a respirare davvero.
Altra tappa, quasi obbligata, è stata quella a Barbaresco, un altro nome che amanti del vino conoscono molto bene. Questo borgo elegante, più raccolto ma non meno suggestivo, si distingue per la sua celebre torre medievale. Salirci è quasi un rito: 36 metri di scalini e, in cima, una vista a 360 gradi che ripaga ogni fatica. Il borgo è piccolo, ma ogni angolo custodisce una storia. La Chiesa di San Donato, ad esempio, è oggi sede dell’Enoteca Regionale, dove si possono degustare etichette rare e chiacchierare con chi il vino lo conosce davvero.
Da Barbaresco, per un sentiero panoramico ci siamo diretti a Neive, per molti uno dei borghi più caratteristici delle Langhe. È inserito a pieno titolo tra i “Borghi più belli d’Italia”, e basta poco per capirne il motivo. Le sue strade in pietra si arrampicano tra case storiche e piazzette silenziose, dove il tempo sembra essersi fermato e come ovvio il vino è protagonista: Neive produce Barbera, Dolcetto, Moscato e, naturalmente, Barbaresco.
Il sentiero che unisce Neive a Barbaresco è un’esperienza imperdibile. Un percorso ad anello che attraversa vigne ordinate, boschetti freschi e colline luminose. Si cammina tra colori che cambiano con le stagioni: il verde brillante della primavera, l’oro dell’estate, i rossi infuocati dell’autunno. Ogni curva regala un panorama nuovo, ogni panchina gigante un invito a fermarsi e contemplare. Se lo si percorre in estate è meglio dotarsi di cappello e borraccia.
Per questo motivo, se intendi visitare le Langhe, nello zaino non dimenticare scarpe comode, una buona scorta d’acqua, cappello, crema solare e una macchina fotografica.
Le Langhe non le abbiamo solo visitate, le abbiamo vissute. E ogni passo, ogni bicchiere, ogni tramonto visto da un belvedere, racconta una storia fatta di passione, dedizione e bellezza. Un viaggio tra Barolo, La Morra, Barbaresco e Neive non è solo una gita enogastronomica: è un lento cammino tra cultura, natura e poesia.