L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 |
14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 |
28 | 29 | 30 | 31 |
Arrivare a Delfi è un po’ come trovarsi sospesi tra cielo e terra. Il sito archeologico si arrampica lungo il fianco del Monte Parnaso, con una vista che si apre sulla valle del fiume Pleistos, tra ulivi e silenzi. Non è difficile capire perché gli antichi greci lo considerassero l’ombelico del mondo.
Delfi era il santuario di Apollo, dio della luce e della profezia. Qui si trovava il celebre oracolo, consultato da re, condottieri e pellegrini che arrivavano da ogni angolo del mondo greco. La Pizia, la sacerdotessa di Apollo, pronunciava i suoi responsi in uno stato di trance, e i sacerdoti li interpretavano. Oggi resta solo il fascino del luogo, ma è facile lasciarsi suggestionare.
Il percorso tra le rovine è in salita, ma ben segnalato. Si passa per il Tempio di Apollo, di cui restano le colonne e la base, poi si sale verso il teatro, con una vista spettacolare, e ancora più su si trova lo stadio, dove si svolgevano i giochi pitici, simili a quelli olimpici.
Lungo il cammino si incontrano anche i thesauroi, piccoli templi votivi costruiti dalle città greche per custodire offerte e tesori. Il più famoso è il Tesoro degli Ateniesi, ricostruito e ben conservato.
Il Museo Archeologico di Delfi, proprio accanto al sito, è una tappa da non perdere. Ospita reperti straordinari, come il celebre Auriga di Delfi, una statua in bronzo di rara eleganza, e numerosi oggetti votivi che raccontano la vita del santuario.
Delfi non è solo archeologia: è un luogo che invita alla riflessione. Sarà per l’aria sottile, per il silenzio, o per la luce che cambia con le ore del giorno. Ma qualcosa qui resta, anche dopo essere ripartiti.
Terminata la visita di Delfi ci siamo messi in macchina per raggiungere Meteore, appena usciti dalla città di Delfi siamo dovuti tornare indietro a cambiare strada in quanto l’itinerario proposto dal navigatore si è rivelato impraticabile… infatti era in corso un incendio di vaste proporzioni.
Questo cambio di tragitto se da un lato chi ha fatto allungare i tempi di percorrenza, dall’altro ci ha permesso di vedere ancora meglio il paesaggio greco con le sue montagne e valli, cittadine immerse nel verde o borghi arrampicati sulle montagne… è stato un viaggio nel viaggio